ZES unica e incentivi autoimprenditorialità
Il decreto legge n. 60 del 7 maggio 2024 (noto come decreto “Coesione”) introduce diverse misure volte a promuovere lo sviluppo economico e sociale in Italia, con particolare attenzione alle politiche di coesione e al rilancio del Mezzogiorno.
Credito d’imposta per investimenti nelle ZES e ZLS:
Il decreto estende il credito d’imposta per gli investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno anche alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS). L’agevolazione riguarda gli investimenti in nuovi macchinari, impianti, attrezzature, terreni e immobili strumentali effettuati dall’8 maggio al 15 novembre 2024. Il limite di spesa complessivo è di 80 milioni di euro per il 2024.
Incentivi per l’autoimprenditorialità:
Il decreto introduce due incentivi per l’autoimprenditorialità: “Autoimpiego Centro-Nord Italia” e “Resto al Sud 2.0”. Questi incentivi sono rivolti ai giovani under 35 che intendono avviare attività di lavoro autonomo, imprenditoriali o libero-professionali. Le iniziative finanziabili possono riguardare sia attività individuali che collettive (ad esempio, costituzione di società). Gli incentivi comprendono contributi a fondo perduto, voucher per l’acquisto di beni e servizi, tutoraggio e formazione. Gli importi degli incentivi sono più elevati per le regioni del Mezzogiorno.
Incentivi per l’avvio di attività nei settori strategici:
Il decreto prevede incentivi per i giovani under 35 che avviano attività imprenditoriali in settori strategici per lo sviluppo tecnologico, la transizione digitale ed ecologica. Questi incentivi includono un esonero contributivo per le assunzioni di giovani under 35 e un contributo mensile per l’avvio dell’attività. L’operatività di queste misure è subordinata all’emanazione di un decreto attuativo e all’autorizzazione della Commissione europea.
Esonero contributivo per assunzioni nella ZES unica:
Il decreto prevede un esonero contributivo per i datori di lavoro privati che assumono lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi e che hanno compiuto 35 anni di età. L’assunzione deve avvenire presso una sede o unità produttiva situata in una delle regioni della ZES unica per il Mezzogiorno. L’esonero riguarda i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 650 euro mensili per lavoratore, e ha una durata massima di 24 mesi.
Esonero contributivo per assunzioni di under 35 (“Bonus Giovani”):
Il decreto prevede un esonero contributivo per i datori di lavoro privati che assumono giovani under 35 che non sono mai stati occupati a tempo indeterminato. L’esonero riguarda i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 500 euro mensili per lavoratore (650 euro per le assunzioni nelle regioni del Mezzogiorno), e ha una durata massima di 24 mesi.
Esonero contributivo per assunzioni di donne svantaggiate (“Bonus Donne”):
Il decreto prevede un esonero contributivo totale per i datori di lavoro privati che assumono donne appartenenti a categorie svantaggiate, come donne disoccupate da almeno 6 mesi residenti nelle regioni della ZES unica, donne disoccupate da almeno 6 mesi in aree con disparità occupazionale di genere, o donne disoccupate da almeno 24 mesi. L’esonero ha una durata massima di 24 mesi e un limite di 650 euro mensili per lavoratrice.
Iscrizione d’ufficio al SIISL per i percettori di NASpI e DIS-COLL:
Il decreto introduce l’iscrizione d’ufficio al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) per i percettori della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) e dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (DIS-COLL). Gli iscritti dovranno sottoscrivere il curriculum vitae, il patto di attivazione digitale e il patto di servizio sulla piattaforma SIISL.