Una panoramica delle principali modifiche introdotte dalla recente riforma: semplificazione delle imposte di registro, successioni, donazioni e altre imposte indirette.
Il Decreto Legislativo n. 139 del 18 settembre 2024 ha introdotto importanti cambiamenti nella gestione delle imposte indirette. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 2 ottobre 2024 ed entrato in vigore il 3 ottobre, questo decreto verrà applicato a partire dal 1° gennaio 2025. Le nuove regole riguardano l’imposta di registro, l’imposta sulle successioni e donazioni, l’imposta di bollo e altre imposte indirette che non sono IVA. In questo articolo esploreremo le principali novità e il loro impatto su cittadini e imprese.
1. Modifiche al Testo Unico sulle Successioni e Donazioni
Una delle novità più importanti è l’aggiornamento del DLgs. 346/1990, che regola l’imposta sulle successioni e donazioni. Alcuni termini sono stati aggiornati: ad esempio, “ufficio del registro” è stato sostituito con “ufficio dell’Agenzia delle Entrate”, e “Commissione tributaria” è diventata “Corte di Giustizia tributaria”. Inoltre, ci sono stati cambiamenti importanti riguardo il trattamento fiscale dei trasferimenti di beni tramite trust e altri vincoli di destinazione, che ora sono chiaramente inclusi tra gli atti soggetti all’imposta sulle successioni e donazioni.
2. Trasferimenti di Beni e Trust
Il decreto chiarisce meglio i criteri di territorialità per applicare l’imposta sulle successioni e donazioni. Se i beni sono trasferiti tramite un trust e il donatore è residente in Italia al momento del trasferimento, l’imposta è dovuta su tutti i beni e diritti che vanno ai beneficiari. Se il donatore non è residente, invece, l’imposta si applica solo ai beni che si trovano in Italia. Inoltre, il nuovo articolo 4-bis del DLgs. 346/1990 introduce la “tassazione in uscita”, applicando l’imposta quando i beni vengono trasferiti definitivamente ai beneficiari.
3. Esenzione per Trasferimenti di Aziende e Quote Sociali
Un’altra novità riguarda l’esenzione dall’imposta di successione e donazione per il trasferimento di aziende, rami d’azienda, quote sociali e azioni. La riforma chiarisce che questa esenzione si applica anche quando il trasferimento serve a rafforzare un controllo già esistente su una società, superando una precedente interpretazione più restrittiva dell’Agenzia delle Entrate. Questa modifica è molto importante per chi vuole pianificare la successione aziendale all’interno della famiglia.
4. Autoliquidazione dell’Imposta di Successione
Dal 1° gennaio 2025, il DLgs. 139/2024 introduce un nuovo sistema di autoliquidazione per l’imposta di successione. Chi è obbligato a pagarla dovrà calcolare e versare l’imposta sulla base della dichiarazione di successione, rendendo il processo più rapido e trasparente. L’Agenzia delle Entrate effettuerà dei controlli per verificare la regolarità, e se necessario procederà a liquidare eventuali imposte aggiuntive o a rimborsare quanto pagato in eccesso.
5. Abrogazione del Coacervo Successorio
La riforma ha eliminato il cosiddetto “coacervo successorio”, un sistema che prevedeva di sommare i beni ricevuti in vita e quelli ereditati per determinare l’aliquota d’imposta. Questa eliminazione rende il calcolo dell’imposta più semplice e riduce la complessità per gli eredi, portando maggiore chiarezza nel determinare le aliquote e le agevolazioni da applicare.
6. Altre Modifiche Rilevanti
Oltre a queste modifiche, il DLgs. 139/2024 ha introdotto altri adeguamenti per semplificare le norme. Ad esempio, l’ufficio competente per applicare l’imposta sarà sempre l’Agenzia delle Entrate, eliminando i riferimenti agli uffici del registro. Sono stati anche aggiornati i criteri di valutazione delle rendite e delle pensioni, basandosi sul tasso di interesse legale. Infine, la dichiarazione di successione dovrà essere presentata solo per via telematica, rendendo il processo più rapido e meno burocratico.
Conclusioni
Il DLgs. 139/2024 rappresenta un passo importante verso la semplificazione e modernizzazione delle imposte indirette, con l’obiettivo di rendere più efficienti i processi fiscali legati a successioni, donazioni e altri trasferimenti di ricchezza. Le nuove regole puntano a garantire maggiore equità e una gestione più semplice sia per i cittadini che per le imprese.